Corte dei Conti - sez reg. di controllo friuli Venezia Giulia - Deliberazione FVG/ _2_ /2016/PAR
In tema di convenzioni tra comuni per la gestione della segreteria associata, anche alla luce delle circolari ministeriali emesse in materia, la retribuzione spettante al segretario comunale dovrà essere determinata considerando soltanto la fascia demografica di appartenenza del comune cosiddetto capofila, con la maggiorazione eventualmente prevista nei contratti collettivi per le sedi aggiuntiveNon rileva ai fini retributivi l'eventuale sommatoria delle popolazioni residenti negli enti in convenzione presso cui il segretario presta servizio. »»»»»
Corte di cassazione 3 marzo 2016 n. 4211
- L'adozione di circolari o direttive che regolamentano e sanzionano il divieto di fumo all'interno dell'azienda non sono sufficienti ad escluderne la responsabilità per il danno da fumo passivo subito dal dipendente ed accertato con Ctu medica, ma bisogna farle rispettare.Nel caso di specie, i giudici supremi hanno confermato il risarcimento del danno biologico e morale da "fumo passivo" liquidato in favore del lavoratore. Non giova all'azienda lamentare che il pregiudizio da nicotina nei confronti del lavoratore sia stato posto a carico del datore senza precisi elementi a carico. La disciplina della tutela della salute e dell'integrità fisica dei lavoratori si applica alle aziende operanti in tutti i settori di attività e con ogni tipologia di rischio. Ad essere coinvolto nell'obbligo di tutelare la salute dei dipendenti non è solo il datore di lavoro, ma anche i dirigenti e i preposti. Il datore di lavoro è tenuto ad adottare le misure necessarie a tutelare l'integrità fisica, la personalità e il benessere piscologico dei lavoratori. Fatta eccezione per la valutazione dei rischi e l'elaborazione del relativo documento, il dirigente che organizza e dirige l'attività secondo le attribuzioni e competenze che gli sono state conferite ha gli stessi obblighi del datore di lavoro. »»»»»
26/02/2016
Atto di indirizzo del 12 febbraio 2016 che il Governo ha trasmesso all'Aran per la ripresa delle trattative per il rinnovo dei contratto del pubblico impiego.- Costituzione di quattro comparti:
(1) Sanità, (2) Regioni e Autonomie locali, (3) Funzioni centrali, Stato, Enti pubblici non economici e Agenzie fiscali, (4) Scuola, Università, Ricerca e Afam, procedendo all'accorpamento sulla base delle maggiori affinità (a cui in ogni caso potranno corrispondere massimo 4 aree dirigenziali separate) »»»»»»»»»Nota del 9 febbraio 2016, prot. n. 6418.
Polizia locale: nessun bonus di 80 euro. Il Ministero dell'economia e delle finanze, con nota del 9 febbraio 2016, prot. n. 6418, stabilisce che il bonus di 80 euro mensile di cui al comma 972, art. 1 della legge n. 208/2015 (legge di stabilità 2016) non spetta agli operatori di polizia locale.
La legge di stabilità specifica infatti che il compenso straordinario venga corrisposto, "nelle more dell'attuazione della delega sulla revisione dei ruoli delle forze di polizia, del corpo nazionale dei vigili del fuoco e delle forze armate, con ciò presupponendo che i corpi di polizia interessati siano circoscritti a quelli statali". Infatti, prosegue la nota che è stata trasmessa anche all'Anci per la sua divulgazione generale, destinatario della delega prevista dall'art. 8 della legge 7 agosto 2015, n. 124, è esclusivamente il personale appartenente ai corpi di polizia statali al quale il legislatore ha inteso attribuire un compenso straordinario non avente natura retributiva. Del resto, conclude la nota, la relazione tecnica della legge, nel quantificare gli oneri dell'intervento ha considerato circa 510.000 unità corrispondenti al totale del personale dello stato. Quindi nessun bonus straordinario per i vigili ai quali lo stato però contemporaneamente richiede sempre maggior impegno nel controllo degli incidenti»»»»»»»»»»»»
TAR PUGLIA – BARI, SEZ. III – sentenza 11 febbraio 2016 n. 161.
Rientra nella giurisdizione del giudice ordinario, in funzione di giudice del lavoro, una controversia avente ad oggetto l'impugnazione di un provvedimento con il quale un Comune ha conferito ad un proprio dipendente una posizione organizzativa.Tale provvedimento infatti non è espressione di potere pubblico, ma si pone come atto negoziale di gestione del rapporto di lavoro contrattualizzato, in essere tra i dipendenti destinatari del conferimento e il Comune, la cui cognizione resta attratta ex art. 63 del d.lgs. 165 del 2001 alla giurisdizione ordinaria»»»»»»
20/01/2016
Decreto trasparenza: Il Consiglio dei Ministri del 20 gennaio ha approvato in via preliminare lo schema di decreto sull'accesso ai dati e ai documenti delle pubbliche amministrazioni.29 gennaio 2016
Contributi Inps Gestione separata 2016. Pubblicate dall'Inps le aliquote contributive, il massimale e minimale di reddito per l'anno 2016 per gli iscritti alla Gestione separata; Circolare Inps del 29.01.2016 n. 13L'Inps con Circolare del 29 gennaio 2016 n. 13 ha definito anche per quest'anno le aliquote contributive, il massimale e minimale di reddito per l'anno 2016 per gli iscritti alla Gestione separata.»»»»»»»»»»»»
28 dicembre 2015
Utilizzo Lavoratori Socialmente Utili. Nuova circolare MinisteroIl Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha emanato la Circolare n. 35 del 28 dicembre 2015 con la quale vengono fornite alcune precisazioni circa la disciplina attualmente applicabile ai lavoratori socialmente utili del c.d. bacino nazionale a carico del Fondo sociale per occupazione e formazione »»»»»»»»»»»»
8 febbraio 2016
La Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, con la circolare n. 4 dell'8 febbraio 2016, ha fornito le linee guida per orientarsi nell'applicazione della nuova disciplina sulle collaborazioni coordinate e continuative.Il 1° gennaio 2016 è entrata pienamente a regime la nuova regolamentazione relativa alle collaborazioni coordinate e continuative di cui all’articolo 2 del decreto legislativo 15 giugno 2015, n.81, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n.144 del 24 giugno 2015. L’articolo n.52 del decreto ha previsto l’abrogazione degli articoli da 61 a 69-bis del decreto legislativo n.276 del 2003.
La nuova disciplina, dunque, supera il contratto di lavoro a progetto e il lavoro occasionale (cfr. art. 61 D.Lgs. n.276/2003), nonché le presunzioni operanti in relazione alle altre prestazioni rese in regime di lavoro autonomo (cfr. art. 69-bis D.Lgs. n.276/2003). Come espressamente previsto dal comma 4 dell’articolo 2 del decreto, la disposizione non trova applicazione fino al completo riordino della disciplina dell’utilizzo dei contratti di lavoro flessibile da parte delle pubbliche amministrazioni. In ogni caso, dal 1° gennaio 2017 è comunque fatto divieto alle pubbliche amministrazioni di stipulare i contratti di collaborazione coordinata e continuativa. »»»»»»»»»»»»
(Cass., sez. lavoro, sent. 1756/2016 )
Le ferie vanno godute entro l'anno, altrimenti il datore paga il danno..La società non può limitarsi a preavvisare il lavoratore prossimo alla pensione delle ferie non godute e maturate, anche negli anni passati, solo pochi mesi prima del collocamento a riposo, altrimenti sarà tenuta a pagargli la dovuta indennità »»»»»»
Dipendenti pubblici, Renzi: 'Chi timbra e va via cacciato in 48 ore', ma già lo prevede il D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 che all'art. Art. 55-quater disciplina il licenziamento disciplinare.
L'art. 55-quater del D.Lgs. 30 marzo 2001, n. 165 dispone che si applica comunque la sanzione disciplinare del licenziamento, senza preavviso, nel caso di falsa attestazione della presenza in servizio, mediante l'alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza o con altre modalita' fraudolente, ovvero giustificazione dell'assenza dal servizio mediante una certificazione medica falsa o che attesta falsamente uno stato di malattia. »»»»»»
La riforma dei compensi spettanti agli avvocati dello Stato è stata operata dal legislatore nell'ottica del contenimento della spesa pubblica finalizzato anche al pareggio di bilancio, principio affermato a livello comunitario e recepito nell'art. 81 Costituzione. La norma di cui all'art. 9 del D.L. 24 giugno 2014, n. 90 non ha natura tributaria in quanto la disposizione non realizza un'acquisizione che venga a fornire copertura a pubbliche spese, ma determina un definitivo risparmio degli esborsi gravanti sulla collettività
14 febbraio 2016
Accertamento pregiudiziale sull'efficacia, validità ed interpretazione dei contratti collettivi" (ex art. 420 bis c.p.c.).
Ammesso solo in primo grado (Cassazione civile, sez. lavoro, 1 marzo 2007, n. 4834)L'art. 420 bis c.p.c., introdotto dal d.lgs. n. 40/2006, prevede che il giudice del lavoro possa affrontare in via pregiudiziale le questioni concernenti "l'efficacia, la validità o l'interpretazione delle clausole di un contratto o accordo collettivo nazionale". »»»»»»»»»»»»
20 gennaio 2016
ASSENZE PER MALATTIA. Non è ammissibile né possibile in alcun modo che l'assenza imputabile a malattia possa essere autocertificata dal dipendente. Se il dipendente sceglie di computare l'assenza in parola nel giustificativo di malattia, deve seguire la procedura prescritta per questo in tutti i passi rispettando ognuna delle condizioni previste.Quesito ANCI »»»»»»
23 dicembre 2015
Tenuta registro infortuni: Caduta dell'obbligo dal 23 dicembre 2015L'INAIL ricorda che dal 23 dicembre 2015 non è più obbligatoria la tenuta del registro degli infortuni, in virtù della previsione di cui all'art. 21, comma 4, del d.lgs. 151/2015, in vigore dal 24 settembre 2015, il quale stabilisce che "a decorrere dal novantesimo giorno successivo alla data di entrata in vigore del presente decreto, è abolito l'obbligo di tenuta del registro infortuni". In pratica, il decreto semplificazioni, attuativo del Jobs Act, ha abrogato l'obbligo di tenuta del registro infortuni.
(Corte di Cassazione, Sezione Lavoro, con la sentenza n. 17153 del 26 agosto 2015)
Procedimento disciplinare: il regolamento dell'ente non può derogareai termini di decadenza previsti dalla legislazione e in particolare da quanto previsto dall'articolo 55 bis del d.lgs. 165/2001.Il regolamento comunale non può derogare ai termini di decadenza previsti dalla legislazione e in particolare da quanto previsto dall'articolo 55 bis del d.lgs. 165/2001 »»»»
CORTE DI CASSAZIONE - Sentenza 07 dicembre 2015, n. 24808
Con riferimento alle pubbliche amministrazioni nel caso di violazione del termine di durata del contratto di lavoro (precedentemente regolato dalla L 368/01 ed adesso dal DLgs. 81/2015) non puo' conseguire la costituzione di un contratto di lavoro a tempo indeterminato, ma solo il risarcimento dei danni, per effetto dell'articolo 36 comma V del D.lgs n. 165 del 2001.Per la PA I contratti di lavoro a tempo determinato posti in essere in violazione delcitato art 36 sono nulli e determinano responsabilita' erariale. I dirigenti che operano in violazione delle disposizioni del presente articolo sono, altresi', responsabili ai sensi dell'articolo 21. Al dirigente responsabile di irregolarita' nell'utilizzo del lavoro flessibile non puo' essere erogata la retribuzione di risultato. »»»»
Corte di Cassazione 14689 del 14 luglio 2015
- Estensione responsabilità accordi contrattuali ai sindacalisti. La Corte ha escluso la responsabilità erariale per le OO.SS. degli Enti Pubblici firmatarie di contratti integrativi illegittimi.Con la sentenza 14689/2015 le Sezioni unite della Cassazione escludono la responsabilità erariale per le organizzazioni sindacali che hanno firmato negli enti pubblici contratti integrativi illegittimi statuendo che «deve escludersi che, nello svolgimento della loro attività sindacale le rappresentanze dei lavoratori siano portatrici di funzioni dirette al perseguimento dei fini e degli interessi della Pubblica Amministrazione, quanto, invece, della rappresentanza degli interessi, antagonistici a quelli datoriali, dei lavoratori da cui hanno ricevuto il mandato. L'art. 40, comma 3 quinques, d.lgvo n, 165/2001 laddove dispone che "Le pubbliche amministrazioni non possono in ogni caso sottoscrivere in sede decentrata contratti collettivi integrativi in contrasto con i vincoli e con i limiti risultanti dai contratti collettivi nazionali o che disciplinano materie non espressamente delegate a tale livello negoziale ovvero che comportano oneri non previsti negli strumenti di programmazione annuale e pluriennale di ciascuna amministrazione", sancisce testualmente che l'obbligo di perseguire il rispetto dei vincoli di bilancio grava sulla parte pubblica datoriale e non già anche sulle rappresentanze sindacali dei lavoratori». »»»»
CASSAZIONE CIVILE, SEZIONE LAVORO, SENTENZA N. 14397 DEL 10.07.2015.
In tema di lavoro pubblico privatizzato, qualora la P.A. abbia manifestato la volontà di provvedere alla copertura di posti di una determinata qualifica attraverso il sistema del concorso interno, la decorrenza giuridica ed economica dell'inquadramento del personale riqualificato coincide con la data di pubblicazione del bando.In tema di lavoro pubblico privatizzato, qualora la P.A. abbia manifestato la volontà di provvedere alla copertura di posti di una determinata qualifica attraverso il sistema del concorso interno e abbia, a questo fine, pubblicato un bando che contenga tutti gli elementi essenziali, prevedendo il riconoscimento del diritto del vincitore del concorso di ricoprire la posizione di lavoro disponibile e la data a decorrere dalla quale è destinata a operare giuridicamente l'attribuzione della nuova posizione, sono rinvenibili in un tale comportamento gli estremi dell'offerta al pubblico, che impegna il datore di lavoro pubblico non solo al rispetto della norma con la quale ha delimitato la propria discrezionalità, ma anche ad adempiere l'obbligazione secondo correttezza e buonafede. Il superamento del concorso pertanto consolida nel patrimonio dell'interessato l'acquisizione di una situazione giuridica individuale non disconoscibile alla stregua della natura del bando nè espropriabile per effetto di diversa successiva disposizione generale volta, come nella specie, a posticipare la decorrenza giuridica ed economica dell'inquadramento..»»»»
La Cassazione Penale, Sez. IV, con sentenza n. 13865 del 1 aprile 2015
ha confermato la decisione assunta dai giudici del merito sulla condanna del datore di lavoro, a causa di una caduta al suolo di un operaio, per aver omesso di valutare il rischio lavorativo di caduta dall'alto (D.Lgs. n. 81 del 2008, art. 96, comma 1, lett. g)), e per non aver adottato le opere provvisionali idonee ad eliminare il pericolo di detta caduta (D.Lgs. n. 81 del 2008, art. 122).Un operaio, che si stava occupando di imbiancare la parete di un capannone, ponendosi sopra due tavole sistemate a 2,6 metri di altezza sui muri di un bagno, perdeva l'equilibrio e cadeva al suolo; in seguito all'accaduto, lo stesso riportava un trauma cranico e diverse fratture, tali da renderlo incapace di svolgere le sue mansioni per un periodo superiore ai 40 giorni »»»»»»»»
Circolare INPS 24 AGOSTO 2015 N. 154
Riduzione dei limiti retributivi di cui agli articoli 23 bis e 23 ter del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 operata ai sensi dell'art. 13 del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2014, n. 89 – effetti sul calcolo dei trattamenti di quiescenza e di fine servizio e fine rapporto degli iscritti alla gestione dipendenti pubblici dell'InpsL'art. 13, comma 1, del decreto legge 24 aprile 2014, n. 66 convertito con modificazioni dalla legge 23 luglio 2014, n. 89 "Misure urgenti per la competitività e la giustizia sociale" ha fissato in 240.000 euro annui il limite retributivo riferito al primo presidente della Corte di cassazione da far valere, a decorrere dal 1° maggio 2014, quale livello remunerativo massimo onnicomprensivo annuo per chiunque riceve emolumenti o retribuzioni a carico delle finanze pubbliche, secondo quanto previsto dagli articoli 23-bis e 23-ter del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214.»»»»»»»»»
Il D.Lgs. n. 81/2015, entrato in vigore il 25 giugno del 2015, ha riscritto la normativa del lavoro a tempo parziale apportando modifiche alla disciplina previgente.
Corte UE 10 settembre 2015 C-266/2014 Il tempo di spostamento casa-clienti per la CGUE è orario di lavoro.
Il giudice del rinvio chiedeva alla Corte, in sostanza, se l’art. 2, punto 1, della direttiva 2003/88/CE doveva essere interpretato nel senso che costituisca «orario di lavoro» ai sensi di tale disposizione il tempo che lavoratori itineranti, ossia lavoratori che non hanno un luogo di lavoro fisso o abituale, impiegano per spostarsi dal loro domicilio al primo cliente indicato dal loro datore di lavoro e dall’ultimo cliente indicato dal loro datore di lavoro al loro domicilio.
Mentre sul piano dell’obbligazione giuridica, rimane chiarito che l’Irap grava sull’amministrazione, su un piano strettamente contabile, tenuto conto delle modalità di copertura di “tutti gli oneri”, l’amministrazione non potrà che quantificare le disponibilità destinabili ad avvocati e professionisti, accantonando le risorse necessarie a fronteggiare l’onere Irap, come avviene anche per il pagamento delle altre retribuzioni del personale pubblico. Pertanto, le disposizioni sulla provvista e la copertura degli oneri di personale (tra cui l’Irap) si riflette, in sostanza, sulle disponibilità dei fondi per la progettazione e per l’avvocatura interna ripartibili nei confronti dei dipendenti aventi titolo, da calcolare al netto delle risorse necessarie alla copertura dell’onere Irap gravante sull’amministrazione.
Corte di cassazione sez. lav. 27 febbraio 2015 n. 3989
“la responsabilità del datore di lavoro, ex art. 2087 cod. civ., non configura un'ipotesi di responsabilità oggettiva, è di natura contrattuale e sul piano della ripartizione dell'onere probatorio incombe al lavoratore che lamenti di avere subito, a causa dell'attività lavorativa svolta, un danno alla salute, l'onere di provare l'esistenza di tale danno, la nocività dell'ambiente di lavoro ed il nesso causale tra questi due elementi, gravando invece sul datore di lavoro, una volta che il lavoratore abbia provato le suddette circostanze, l'onere di dimostrare di avere adottato tutte le cautele necessarie ad impedire il verificarsi del danno, sì che non possa essere a lui addebitabile l'inadempimento dell'obbligo di sicurezza previsto dalla norma”.
Corte di Giustizia nella sentenza nelle cause riunite C-22/13, da C-61/13 a C-63/13 e C-418/13 del 26 novembre 2014. Secondo la Corte, pertanto, l'accordo quadro sul lavoro a tempo determinato non ammette una normativa quale quella italiana che, in attesa dell'espletamento dei concorsi per l'assunzione di personale di ruolo delle scuole statali, autorizzi il rinnovo di contratti a tempo determinato per la copertura di posti vacanti e disponibili di docenti e di personale amministrativo, tecnico e ausiliario, senza indicare tempi certi per l'espletamento di dette procedure concorsuali ed escludendo il risarcimento del danno subito a causa di un siffatto rinnovo. La legge italiana, infatti, non prevede criteri obiettivi e trasparenti al fine di verificare se il rinnovo risponda ad un'esigenza reale, sia idoneo a conseguire l'obiettivo perseguito e sia necessario a tal fine, e non contempla neppure misure volte a prevenire e a sanzionare il ricorso abusivo a tali contratti.
MEF - RGS - Prot. 51662 del 16/06/2014 - L'operatore di polizia locale che presta servizio in turno in un giorno festivo infrasettimanale non ha diritto ad un riposo compensativo ma solo ad una maggiorazione retributiva. Lo ha ribadito il Ministero delle finanze con il parere n. 51662 del 2014 indirizzato al comune di Merate. La questione del turno festivo infrasettimanale dei vigili è controversa e gli orientamenti delle stesse amministrazioni non univoci. Ministero dell’Economia e delle Finanze DIPARTIMENTO DELLA RAGIONERIA GENERALE DELLO STATO Ispettorato generale per gli ordinamenti del personale e l’analisi dei costi del lavoro pubblico Ufficio XIV Rif. prot. entrata nn. 22569; 42051
Funzione Pubblica: on line la circolare n. 5/2014 sulla riduzione delle prerogative sindacali nelle P.A. Con riferimento all ́art. 7, D.L. 90/2014, convertito nella Legge 114/2014, il Ministro Madia ha firmato in data 20 agosto 2014 la circolare n. 5/2014 in materia di riduzione delle prerogative sindacali nelle Pubbliche Amministrazioni. Con la predetta circolare sono fornite alle Amministrazioni Pubbliche ed alle Associazioni Sindacali indicazioni in ordine alle modalità di applicazione dell ́articolo 7 del Decreto-Legge n. 90/20014 che ha disposto, a decorrere dal 1° settembre 2014, la riduzione del cinquanta per cento delle prerogative sindacali nelle pubbliche amministrazioni.
Le competenze dell’ANAC relative al ciclo della performance sono trasferite al Dipartimento della Funzione pubblica. Con l'entrata in vigore della legge 11 agosto 2014, n. 114, di conversione del decreto legge 23 giugno 2014, n. 90, le competenza dell'ANAC, già CiVIT, relative alla misurazione e valutazione della performance, di cui agli articoli 7, 8, 9, 10, 12, 13 e 14 del decreto legislativo 150 del 2009, sono trasferite al Dipartimento della Funzione pubblica. (23-Ago-2014) (»»»»»)
Il Comune non deve versare i contributi al Sindaco in carica per i periodi nei quali ha svolto l'incarico di amministratore locale, se non prova di non aver esercitato la libera professione(Corte dei Conti, Sezione regionale di Controllo per l'Abruzzo, parere del 8 agosto 2014)
LIMITE AL TRATTAMENTO ECONOMICO COMPLESSIVO DEI SINGOLI DIPENDENTI per gli anni 2011, 2012 e 2013Il trattamento economico complessivo dei singoli dipendenti, anche di qualifica dirigenziale, ivi compreso il trattamento accessorio, previsto dai rispettivi ordinamenti delle amministrazioni pubbliche non può superare, per gli anni 2011, 2012, 2013 in ogni caso, il trattamento ordinariamente spettante per l'anno 2010 , con le esclusioni stabilite dalla norma (che non inficiano la possibilità che tali voci possano essere corrisposte al dipendente per l'anno 2011) includendo eventuali progressioni maturate nell'anno 2010. (Corte dei conti sezione regionale di controllo per la Toscana - del. n. 205 del 9 dicembre 2010) ........leggi
L'indennità di risultato prevista dall'art. 42 c.2 del CCNL dei segretari comunali 1998 -2011, puo' essere graduata in base alle risorse disponibili anche nella misura del 1,5% del monte salari anzichè del 10% del monte salari anche qualora la valutazione del segretario sia "di ottimo". Prevale la capacità di spesa dell'Etnte (Corte d'appello di Napoli 6594/2011)
Consiglio di Stato – Decisione n. 7625 del 27 Ottobre 2010. La retribuibilità delle prestazioni di lavoro straordinario è condizionata all’esistenza di una formale autorizzazione
Polizia municipale –
Lavoro festivo: maggiorazione oraria e indennità di turno
E' legittimo pagare i lavoraoratori socialmente utili meno dei dipendenti pubblici. Anche se lavorano negli stessi uffici e svolgono le medesime mansioni.(Corte di giustizia europea 15 marzo 2012)
»Dipendenti pubblici: stop alla trattenuta stipendiale del 2% a titolo di TFR operata in busta paga ed avvio delle procedure relative alle rischieste di rimborso - TAR Calabria con sentenza n. 562/2012 l governo interviene con DECRETO-LEGGE 29 ottobre 2012, n. 185 in materia di trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici.
Contratti a termine nel pubblico impiego
Prestazioni di lavoro accessorio e di collaborazione coordinata e continuativa: nei limiti del tetto di spesa del personale e della percentuale fissata dall'art. 9 c. 28 del DL 78/2010.
PRIVACY DEL DIPENDENTE: tutela piena
per l'utilizzo di internet e della posta elettronica, ma non per le
informazioni che il datore di lavoro puo' trarre
dai social network......leggi
UTILIZZO MEZO PROPRIO -Utilizzo del mezzo proprio (Circolare Rgs n. 36 del 22 ottobre 2010). Chiarimenti in ordine all'applicazione dell'articolo 6, comma 12, decreto legge 31 maggio 2010, n. 78, convertito in legge, con modificazioni, dall'articolo 1, comma 1, legge 30 luglio 2010, n.122
RIFORMA PENSIONI. Dal 1 gennaio
2011 per coloro che matureranno i
requisiti per la pensione, la decorrenza è postecipata di un anno. Mentre dal 2015 i tempi di
maturazione dei requisiti
saranno aggiornati in relazione alla speranza di vita....... leggi
SEGRETARI COMUNALI si apre la partita dei recuperi degli importi indebitamente erogati qualora non correttamente applicato l'istituto del c.d. "galleggiamento" (art. 41, comma 5, del CCNL 16 maggio 2001). La disposizione recata dall'art. 4, comma 26, della legge n. 183/2011 si caratteriza per essere norma meramente intepretativa confermando quanto espresso in passato dalla Ragioneria Generale Stato, dall'ARAN e dal Dipartimento della Funzione Pubblica
L'indennità prevista per il segretario comunale che svolge anche le funzioni di
direttore generale - non essendo altro che il corrispettivo previsto da un'espressa
previsione contrattuale per un'ulteriore attività lavorativa - ha natura retributiva. Conseguentemente rientra nel trattamento economico complessivo del segretario direttore
generale, in quanto tale sottratto alla riduzione di spesa del 10 per cento
prevista dall'art. 6, comma 3, del decreto - legge 31 maggio 2010, n. 78, e soggetto,
invece, ai tagli di cui all'art. 9, comma 2, del medesimo decreto-legge (Corte Conti SSRR n. 5/2012)..
Consiglio
di Stato, sezione sesta - Decisione n. 7295 del 05/10/2010
Conferma
il proprio consolidato orientamento per il quale il diritto del lavoratore
al godimento delle ferie retribuite, che è solennemente affermato dall’art.
36 della Costituzione, non soffre in via di
massima limite per la sospensione del rapporto per malattia del lavoratore.
Pertanto, nel caso di aspettativa per infermità, il diritto al congedo
ordinario e al compenso sostitutivo costituiscono due facce inscindibili di
una stessa situazione giuridica, per cui al primo in ogni caso si dovrà
sostituire il secondo