CAPITOLO VII La conclusione del procedimento amministrativo: il provvedimento e gli accordi amministrativi; Silenzio significativo, silenzio-inadempimento, silenzio-rigetto e silenzio devolutivo (1)PARTE SESTA L'ATTIVITÀ - CAPITOLO IV Il procedimento amministrativo Il funzionamento della conferenza di servizi decisoria: la prevision del silenzio-assenso anche per gli interessi sensibili. (2)CAPITOLO V I tempi dell’azione amministrativa e l’inerzia della p.a Il tempo dell'azione amministrativa (2)
CAPITOLO VI Silenzio assenso, denuncia di inizio di attività e segnala- zione certificata di inizio di attività (2)
La tutela a fronte del comportamento inerte della PA puo' essere di tipo successivo (silenzio inadempimento) oppure preventivo (silenzio assenso)
L'istituto del silenzio è strettamente connesso all'inerzia della publica amministrazione.
Nel nostro ordinamento convivono varie forme di silenzio.
In alcuni casi, per espressa previsione legislativa, all'inerzia dell'amministrazione è attribuito valore provvedimentale, sicchè la situazione di incertezza generata dalla condotta inerte della P.A. viene risolta ex lege direttamente sul piano sostanziale: in questi casi, perciò, si parla di “silenzio significativo”, indicando con detta espressione le ipotesi di silenzio assenso e quella di silenzio diniego.
In altri casi, invece, il legislatore si limita a prevedere gli strumenti che, sul piano prettamente processuale, consentono al privato di richiedere tutela avverso la condotta inerte della P.A.: in questi casi l'inerzia dell'amministrazione viene qualificata come silenzio inadempimento (o silenzio rifiuto), a cui il privato può reagire attraverso l'esperimento dei rimedi processuali derivanti dal combinato disposto degli artt. 2 l. n. 241/90 e 21 bis l. Tar.
Oltre a queste tre forme di silenzio (che rappresentano certamente quelle più rilevanti), il nostro ordinamento conosce anche l'ipotesi del silenzio rigetto (che ricorre nel caso di mancata pronuncia sul ricorso gerarchico avverso atti non definitivi) e quella del silenzio devolutivo (che si forma nei casi previsti dagli artt. 16 e 17 della l. n. 241/90).
Il silenzio amministrativo e il rispetto della tempistica procedimentale: profili generali e principali tappe evolutive.(3)
Silenzio e atto amministrativo implicito. (4)
autotutela e silenzio (4)È ancora possibile la domanda cautelare avverso il silenzio dell'amministrazione?(4)
Ottemperanza e silenzio della P.a. (4)SEZIONE III: IL SILENZIO AMMINISTRATIVO. – 1. Le varie tipologie di inerzia rilevanti. Inerzia e attività amministrativa implicita. –(6)
IL SILENZIO INADEMPIMENTO (o silenzio rifiuto)
Il silenzio asignificativo: dalla concezione attizia (silenzio-rifiuto) a quella comportamentale (silenzio-inadempimento). (3)
Le diverse tipologie di silenzio e l'atto amministrativo implicito. (3)
Il termine di definizione del procedimento: la certezza temporale dell'azione amministrativa. (3)
I doveri dell'amministrazione ex art. 18 bis , l. n. 241 del 1990. (3)
Il potere sostitutivo in caso di inerzia.(3)
Il nuovo potere sostitutivo del Presidente del Consiglio dei Ministri per gli interventi rilevanti. (3)La tutela contro il silenzio-inadempimento della P.A.: osservazioni generali (2)
Il processo di formazione del silenzio-inadempimento (2)
Il termine per ricorrere avverso il silenzio-inadempimento (2)
L'oggetto del sindacato giurisdizionale nel ricorso contro il silenzio- inadempimento: l'evoluzione dottrinale e giurisprudenziale fino al codice del processo amministrativo (2)
L'ambito oggettivo di applicazione del rito speciale contro il silenzio della P.A.: il problema del silenzio significativo, del silenzio-rigetto, del silenzio su istanze volte a far valere diritti soggettivi (2)
Ricorso contro il silenzio e riparto di giurisdizione(2)
Diniego espresso sopravvenuto nel corso del giudizio contro il silenzio-inadempimento (2)
Natura giuridica del commissario ad acta nominato in sede di ricorso avverso il silenzio-inadempimento. (2)
I controinteressati nel ricorso avverso il silenzio-inadempimento dopo il codice del processo amministrativo (2)
Ricorso avverso il silenzio e risarcimento del danno (2)
L'indennizzo da ritardo nella conclusione del procedimento. (3)
L'obbligo di provvedere: le recenti puntualizzazioni della giurisprudenza. (3)
Il procedimento di formazione del silenzio-inadempimento: il superamento della necessità della diffida. (3)
Rapporti tra il silenzio rifiuto e la comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza (art. 10 bis, l. n. 241 del 1990). (3)
Il rilievo penale del silenzio. (3)
L'azione avverso il silenzio. (3)
Termine di impugnazione del silenzio e legittimazione all'azione. (3)
La disciplina del rito del silenzio: il problema del riparto di giurisdizione e i presupposti di utilizzabilità del rito. (3)
Oggetto del sindacato giurisdizionale nel giudizio avverso il silenzio: il dibattito anteriore al Codice del processo amministrativo.(3)
L'intervento del Codice del processo amministrativo. (3)
Provvedimento sopravvenuto espresso e effetti sul giudizio avverso il silenzio- rifiuto: l'art. 117, comma 5, c.p.a. (3)
Ricorso contro il silenzio-rifiuto e tutela dei terzi. (3)
L'iter procedurale del rito avverso il silenzio: la fase di cognizione e quella di esecuzione. (3)
Il rito del silenzio e altri riti speciali. (3)
Impugnabilità del silenzio con ricorso straordinario. Rinvio. (3)
CaPITOLO 4 La tutela di condanna pubblicistica(4)
L'azione di condanna previo accertamento della fondatezza della pretesa sostanziale in tema di silenzio-rifiuto (artt. 31 e 117 c.p.a.)(4)
L'evoluzione del giudizio sul silenzio-rifiuto della P.a. (4)
L'accertamento della fondatezza della pretesa sostanziale rito del silenzio, tutela risarcitoria e indennitaria (4)
L'azione di condanna in materia di accesso ai documenti amministrativi (art. 116 c.p.a.). rinvio (4)
SEZIONE II La TUTELa DELL'INTErESSE LEGITTImO INNaNZI aL GIUDICE ammINISTraTIVO IN SEDE DI GIUrISDIZIONE DI LEGITTImITÀ; CaPITOLO 5 LA TUTELA RISARCITORIA DELL'INTERESSE LEGITTIMO; L'elemento oggettivo dell'illecito; Danno da ritardo e danno da silenzio. (4)
SEZIONE III La TUTELa CONCENTraTa DI DIrITTI ED INTErESSI IN SEDE DI GIUrISDIZIONE ESCLUSIVa DEL GIUDICE ammINISTraTIVO CaPITOLO 2 LE MATERIE DEVOLUTE ALLA GIURISDIZIONE ESCLUSIVA; La giurisdizione esclusiva su silenzio e Segnalazione Ce tificata di Inizio attività (già d.i.a.), ex art. 133, comma 1, lett. a), n. 3, c.p.a. e art. 19 L. 241/90 . (4)
Il silenzio sul ricorso amministrativo e la successiva tutela giurisdizionale (4)
Gli effetti del nuovo rito del silenzio scolpito dagli artt. 31 e 117 del Codice del processo amministrativo (4)
PARTE III L'ATTIVITà AmmInISTRATIVA CaPITOLO 4 (4)
Il silenzio amministrativo (4)
Il tempo dell'azione amministrativa (4)
L'intervento di semplificazione attuativo della riforma madia (4)
L'inerzia della P.a. e lo strumento dell'indennizzo dopo il De- creto Legge del Fare (D.L. 21 giugno 2013, n. 69, convertito in legge 9 agosto 2013, n. 98) (4)
Il silenzio-rifiuto (4)
Silenzio rifiuto e obbligo di provvedere (4)
La tutela contro il silenzio-rifiuto della P.a.: osservazioni generali (4)
Il procedimento di formazione del silenzio-rifiuto: il pro- blema della necessità della diffida e del termine per ricorrere avverso il silenzio prima della riscrittura dell'art. 2 L. 241/1990 ad opera della L. 80/2005 (4)
L'oggetto del sindacato giurisdizionale nel ricorso contro il silenzio-rifiuto (4)
ricorso contro il silenzio-rifiuto e riparto di giurisdizione . (4)
Diniego espresso sopravvenuto nel corso del giudizio contro il silenzio-rifiuto: la soluzione accolta dal Codice del processo amministrativo (4)
Il nuovo meccanismo sostitutivo previsto dall'art. 1 del de- creto semplificazione n. 5/2012 (4)
Il danno da ritardo nell'art. 2-bis della L. 241/1990 e negli artt. 30, comma 4 e 133, comma 1, lett. a, n. 1 del Codice del processo amministrativo (4)
Il tempo come bene della vita (4)
La giurisdizione (4)
Rito del silenzio e azione risarcitoria (4)
Le modifiche apportate all'art. 2-bis, L. 241/1990 dal Decreto Legge del Fare (4)
7. Il danno da ritardo -L’indennizzo da ritardo nella conclusione del procedimento. (6)
IL SILENZIO ENDOPROCEDIMENTALE
Silenzio endoprocedimentale: l'inerzia rispetto all'acquisizione di pareri e di valutazioni tecniche. Tutela dell'istante. (3)
Il silenzio procedimentale: silenzio facoltativo e devolutivo ex artt. 16 e 17, Legge n. 241/90 .(4)
8. Silenzio procedimentale: silenzio facoltativo e devolutivo ex artt. 16 e 17 l. 241/1990 (rinvio)(6)
IL SILENZIO RIGETTO
Il silenzio-rigetto (rinvio) (2)
Il silenzio-rigetto su ricorso amministrativo. (3)
Omessa pronuncia su ricorso gerarchico: il silenzio-rigettO (4)
9. Silenzio-rigetto e omessa pronunzia sui ricorsi gerarchici (rinvio). (6)
IL SILENZIO DINIEGO
Il silenzio-diniego (2)
Il silenzio-diniego. (3)
Il silenzio-diniego ............................................................................... 1274 (4)
IL SILENZIO ASSENSO
Il silenzio-assenso dopo la legge n. 80/2005 (2)
Differenze tra silenzio assenso e segnalazione certificata di inizio di attività (2)
La generalizzazione del silenzio assenso (2)
I procedimenti esclusi dal silenzio assenso (2)
Il problema della compatibilità con il principio costituzionale del buon andamento(2)
Poteri che residuano alla P.A. dopo la formazione del silenzio assenso (2)
Il silenzio-assenso : natura giuridica e istituti affini. (3)
Il silenzio-assenso quale regola generale nei procedimenti ad istanza di parte e le sue eccezioni. (3)Il procedimento di formazione del silenzio-assenso e i poteri che residuano all'amministrazione dopo la sua formazione.(3)
Ammissibilità di domanda giudiziale di accertamento della formazione del silenzio. (3)
Rapporti tra il silenzio significativo e la comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza (art. 10 bis, l. n. 241 del 1990). 682 19. Il silenzio tra amministrazioni (art. 17 bis , l. n. 241 del 1990). (3)Il silenzio-assenso(4)
I poteri che residuano alla P.a. dopo la formazione del silen- zio-assenso(4)
I poteri di autotutela dopo la formazione del silenzio (4)
Le novità di cui alla L. 69/2009 e al Codice del processo amministrativo (4)
Il silenzio-assenso tra amministrazioni Pubbliche: il nuovo art. 17-bis, L. 241/1990.(4)4. LA RILEVANZA GIURIDICA DELL'INERZIA DELLA P.A. (5)
L'inerzia della p.a.: strumenti di tutela (5)
– 2. Il silenzio nei rapporti verticali. L'art. 20 legge n. 241/1990 (5)
– 3. Il silenzio assenso e il dovere (onere?) di provvedere (5)
– 4. Sulla permanenza in capo alla p.a. di un potere di provvedere(5)
– 5. Silenzio assenso e interessi sensibili. Cons. Stato, Ad. Plen., 27 luglio 2016, n. 17 (5)
– 6. Silenzio assenso tra pp.aa. e tra queste e i gestori di beni o servizi pubblici: l'introduzione dell'art. 17 bis leg- ge n. 241/1990 (5).
2. Silenzio- assenso (Cons. di St. 5600/2014; Cons. di St. 4967/2014; T.A.R. 1844/2014; T.A.R. 683/2015). – 3. Silenzio-assenso e s.c.i.a. – 4. Silenzio-assenso tra amministrazioni pubbliche: il nuovo art. 17bis l. 241/1990. –(6)
LA S.C.I.A.
Dalla D.I.A. alla S.C.I.A (2)
La S.C.I.A. nella sua attuale configurazione(2)
La concentrazione dei regimi amministrativi e la c.d. SCIA unica (art. 19-bis, comma 2, legge n. 241 del 1990)(2)
Rapporto tra la SCIA unica e la SCIA pura(2)
Il rapporto tra art. 19 e art. 19-bis, comma 3: dalla s.c.i.a. alla richiesta di inizio di attivita(2)
L'individuazione dei procedimenti e dei relativi regimi amministra- tivi: il c.d. decreto SCIA-2(2)
I poteri dell'Amministrazione dopo la presentazione della SCIA(2)
La natura della SCIA e la connessa questione della tutela del terzo (2)Il procedimento amministrativo tra semplificazione e liberalizzazione. S.c.i.a., silenzio assenso e conferenze di servizi. Rinvio.(3)
Ambito di applicazione dell'art. 10 bis, l. n. 241 del 1990. S.c.i.a., diverse forme di silenzio, procedimenti giustiziali, in specie quelli attivati con ricorso gerarchico. (3)
S.c.i.a. e silenzio assenso: liberalizzazione o semplificazione? (3)
La disciplina e la sua evoluzione. (3)
Dalla d.i.a. ad effetto differito alla S.c.i.a. ad effetto immediato. Regime ed ambito applicativo. (3)
Gli ultimi interventi di riforma. (3)
I poteri spettanti all'Amministrazione dopo i 60 giorni dalla s.c.i.a. (30 in materia edilizia). (3)Standardizzazione dei moduli e concentrazione dei regimi amministrativi. Le novità introdotte dal d.lgs. 30 giugno 2016, n. 126 (c.d. S.c.i.a. 1). (3)
L'applicabilità alla materia edilizia della s.c.i.a. (3)
La natura giuridica (il dibattito).(3)
La tutela del terzo. (3)
L'intervento di Cons. St., sez. VI, 9 febbraio 2009, n. 717. L'azione di accertamento autonomo(3)
La complessa presa di posizione di Cons. St., A.P., 29 luglio 2011, n. 15. 704 22.4. Interviene il d.l. 13 agosto 2011, n. 138, convertito con la l. 14 settembre 2011, n. 148. 706 23. (3)
Rapporti tra s.c.i.a. e la comunicazione dei motivi ostativi all'accoglimento dell'istanza (art. 10 bis , l. n. 241 del 1990).(3)Dalla denuncia in luogo di autorizzazione alla segnalazione cer- tificata di inizio attività:(4)
Caratteri generali dell'art. 19, L. 241/90 (4)
L'evoluzione storica dell'istitutofino all'introduzione della s.c.i.a. con il D.L. 78/2010 e s.m.i.(4)
Il campo di operatività della s.c.i.a.: vi rientrano anche le autorizzazioni espressioni di discrezionalità tecnica? (4)
Le eccezioni previste al campo di applicazione della nuova s.c.i.a. In particolare: gli atti imposti dal diritto comunitario .(4)
Gli ambiti di applicazione di maggiore interesse: l'avvio di attività in materia di servizi nel mercato interno (D.lgs. 59/ 2010), la c.d. "impresa in un giorno" (art. 38, D.L. 25 giugno 2008 n. 112, conv. in L. 6 agosto 2008, n. 133 ed il D.P. r. 160/2010)(4)
e l'operatività della s.c.i.a. in campo edilizio (4)
Le novità introdotte dal Decreto Legge del Fare (4)
La natura della segnalazione certificata di inizio attività nel- la elaborazione pretoria e la risposta fornita dal Legislatore(4)
I poteri della P.a. dopo la presentazione della s.c.i.a.: potere inibitorio, potere sanzionatorio e potere di autotutela(4)
Il "Testo Unico sulla Scia" del 2016(4)
Il Decreto "Scia-1" (4)
e il Decreto "Scia-2" (4)
La tutela del terzo leso dall'attività denunciata(4)
La soluzione prospettata dall'adunanza Plenaria del Con- siglio di Stato (decisione 29 luglio 2011, n. 15): il terzo può spiccare azione di impugnazione ed accertamento nei confronti del provvedimento implicito della P.a. (4)
L'opposta scelta del Legislatore: il nuovo comma 6-ter dell'art. 19 L. 241/90 (4)
La nuova giurisdizione esclusiva in materia di s.c.i.a. (art. 133, comma 1, lett. a, n. 3, del Codice del processo amministra-tivo)(4)
5. LA S.C.I.A. TRA SEMPLIFICAZIONE E LIBERALIZZAZIONE PARZIALE
1. La S.c.i.a. [257]. (5)
– 1.1. Natura giuridica [257]. (5)
1.2. Atto di liberalizzazione o semplifica- zione (5)
1.3. S.c.i.a. e attività tecnico-discrezionale (5)
1.4. La S.c.i.a. dopo la leg- ge n. 122/2010 (5)
2. S.c.i.a. e concentrazione dei regimi amministrativi: l’art. 19 bis legge n. 241/1990 (5)
– 3. I (contro) poteri della p.a. alla luce della legge n. 124/2015 (5)
– 4. S.c.i.a. e tutela del controinteressato [265]. – 5. L’Ad. Plen. n. 15/2011 (5).
– 6. L’art. 19 VI ter co. legge n. 241/1990 e l’esclusiva tutela del silenzio inadempimento (5)
– 7. Overruling e S.c.i.a. (5)
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