Decreto della Corte dei Conti 15 febbraio 2016
- Uffici e indirizzi PEC utilizzabili nei giudizi dinanzi alla Corte dei conti.
Pubblicato nella GU n. 46 del 2016, il decreto 15 febbraio 2016 della Corte dei Conti con cui vengono individuati gli Uffici presso i quali è stato compiuto l'accertamento della funzionalità dei servizi di comunicazione, con indicazione dei corrispondenti indirizzi di posta elettronica certificata utilizzabili ai fini della trasmissione e del deposito di atti e documenti, nonché delle date di decorrenza distinte per raggruppamenti di Uffici, i sensi dell'art. 12, del decreto del Presidente della Corte dei conti 21 ottobre 2015, n. 98 »»»»»»
24 febbraio 2015 – Sezioni riunite in sede di controllo
Le prospettive della finanza pubblica dopo la legge di stabilità
Maggiori spazi per spesa in conto capitale potranno essere attivati grazie al funzionamento dei
patti di solidarietà territoriali (rivisti e ridisegnati alla luce delle nuove modalità con cui le
regioni concorrono agli obiettivi di finanza pubblica) ed al ripristino del Patto verticale
incentivato, richiesto dagli enti locali e reintrodotto nella legge di stabilità per un importo
analogo a quello previsto nel 2014. Difficile escludere tuttavia che – come avvenuto già negli
esercizi precedenti – tali strumenti vengano utilizzati, più che come moltiplicatore della spesa
“produttiva”, come meccanismo per alleggerire l’obiettivo di saldo, aprendo di fatto margini di
spesa utilizzati anche per impegni correnti, altrimenti sacrificati.
Per quanto riguarda in particolare la partecipazione della regione alle compensazioni territoriali,
il passaggio dai vincoli del Patto agli equilibri di bilancio determina che le stesse possano
cedere spazi solo a fronte di saldi positivi di cassa non utilizzati a riduzione del proprio debito
(come già previsto dalla l. 243/12). Nell’avvio di questo nuovo percorso l’aspetto solidaristico
cresce di rilevanza considerando che gli avanzi di cassa generati, non rilevanti ai fini del calcolo
degli equilibri, non potranno essere usati dalla regione negli esercizi successivi e potrebbero
portare nel tempo, nelle regioni più ricche, all’accumulo di liquidità non spendibile, così come
avvenuto negli oltre dieci anni di operatività del Patto.
La legge di stabilità 2015 torna sulla materia dei servizi pubblici locali a rilevanza economica e
delle società partecipate dalle autonomie locali, con un intervento che è contestuale ad un più
ampio processo di riordino di tutte le società partecipate e dei servizi pubblici locali, previsto
nel d.d.l. delega sulla riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche (AS 1577), al momento
oggetto di esame parlamentare.
Con il comma 609 viene confermato quanto già contenuto nel disegno di legge, in ordine alla
significativa revisione della disciplina dei servizi pubblici a rilevanza economica a rete, con
espressa modifica dell’art. 3-bis del DL 138/2011, allo scopo dichiarato di promuovere processi
di aggregazione e rafforzare la gestione industriale dei SPL a rete.
13 dicembre 2011 - Sezioni riunite in sede consultiva - Delibera n. 3/2011/CONS ( PDF, 86 kB )
Parere in ordine al disegno di legge costituzionale A.S. 3047 (testo trasmesso dal Presidente della Camera dei deputati il 1 dicembre 2011)
insieme alla delibazione delle valutazioni sostanziali sul testo
della riforma sviluppate nella prima parte del presente documento, le Sezioni Riunite
esprimono consenso alla seguente ipotesi di modifica all’art. 5 dell’AS 3047:
Aggiungere la seguente lettera: “f-bis) le modalità e le condizioni nel rispetto delle
quali la Corte dei conti promuove il giudizio di legittimità costituzionale per la
violazione dell’obbligo di copertura finanziaria di cui al terzo comma dell’art. 81”.