Le pubbliche amministrazioni adottano e trasmettono al Dip. Funzione Pubblica un piano di prevenzione della corruzione (valutazione del rischio e interventi organizzativi) e definiscono procedure appropriate per selezionare
Il piano prevede l'individuazione di un «dirigente responsabile della prevenzione della corruzione», tra i dirigenti
amministrativi di ruolo di prima fascia in servizio.
Nei comuni privi di dirigenza, nelle forme associative e nei comuni con meno di 5.000 abitanti il Responsabile è il segretario comunale.
I dipendenti chiamati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione, prevedendo, negli stessi settori, la rotazione di dirigenti e funzionari.
Ai fini della predisposizione del piano di prevenzione della corruzione, il prefetto, su richiesta, fornisce il necessario supporto tecnico e informativo agli enti locali, anche al fine di assicurare che i piani siano formulati e adottati nel rispetto delle linee guida contenute nel Piano nazionale approvato dalla Commissione.
L'organo di indirizzo politico, su proposta del responsabile, entro il 31 gennaio di ogni anno, adotta il piano triennale di prevenzione della corruzione, curandone la trasmissione al Dipartimento della funzione pubblica.
Il piano deve essere conforme alle linee guida contenute nel piano nazionale anti-corruzione approvato dalla Commissione nazionale per la valutazione, l'integrità e la trasparenza della pubblica amministrazione (Civit).
L'attività di elaborazione del piano non può essere affidata a soggetti estranei all'amministrazione. Il responsabile, entro lo stesso termine, definisce procedure appropriate per selezionare e formare, ai sensi del comma 10, i dipendenti destinati ad operare in settori particolarmente esposti alla corruzione. Le attività a rischio di corruzione devono essere svolte, ove possibile, dal personale di cui al comma 11.
La mancata predisposizione del piano e la mancata adozione delle procedure per la selezione e la formazione dei dipendenti costituiscono elementi di valutazione della responsabilità dirigenziale.
TAGS: DISPOSIZIONI PER LA PREVENZIONE E LA REPRESSIONE DELLA CORRUZIONE E DELL'ILLEGALITA' NELLA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE
Il Dipartimento della Funzione Pubblica ha emanato la circolare 1/2013 con l'obiettivo di fornire prime indicazioni operative sulle disposizioni contenute nella Legge n. 190/2012 recante disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella pubblica amministrazione, con particolare riferimento alla figura del responsabile della prevenzione della corruzione.