29/02/2016
Corruzione e trasparenza
Relazione sulla revisione della disciplina in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi presso le PA ed enti privati in controllo pubblico

La Commissione di studio per la revisione della disciplina vigente in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza ha redatto la Relazione finale sulla revisione della disciplina vigente in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico (d.lgs. n. 39 del 2013).
Della Relazione fanno parte anche due contributi:
Enti di diritto privato regolati o finanziati nel d.lg. n. 39/2013. Chiarimenti sulla finalità della disciplina e sul suo ambito di applicazione. Ipotesi per una sua migliore formulazione.
La prevenzione della corruzione nel conferimento degli incarichi in ambito sanitario.

 

Commissione di studio per la revisione della disciplina vigente in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza.  Relazione finale sulla revisione della disciplina vigente in materia di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico (d.lgs. n. 39 del 2013).

La sottocommissione1 costituita sui temi delle inconferibilità e incompatibilità ha concluso l’esame della complessa materia con una Relazione finale a carattere eminentemente operativo.

Si è preferito, infatti, dare seguito alle finalità perseguite dall’ANAC nella costituzione della Commissione, con particolare riguardo al contributo che l’Autorità intende dare al Parlamento e al Governo in sede di discussione del disegno di legge A.S. n. 1577 “Riorganizzazione delle pubbliche amministrazioni”, che prevede il conferimento di una nuova delega al Governo per l’adozione di decreti correttivi, nonché in sede di predisposizione dei decreti legislativi.

L’Autorità è oggi, con l’entrata in vigore dell’art. 19, comma 15, del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90, convertito in legge con legge 11 agosto 2014, n. 114, titolare di tutte le funzioni in materia di prevenzione della corruzione e di trasparenza, ivi comprese quelle fino ad allora svolta dal Dipartimento della funzione pubblica.

1 Componenti della sottocommissione: Consigliere Francesco Merloni (coordinatore), Gian Candido De Martin, Professore emerito dell’Università LUISS di Roma, Aldo Sandulli, Professore nell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli, Guido Sirianni, Professore nell’Università di Perugia, Maria Rosaria Di Cecca, in rappresentanza dell’ANCI, Gaetano Palombelli, in rappresentanza dell’UPI.

L’Autorità ha consolidato una puntuale esperienza di applicazione della normativa vigente, affrontando i ricorrenti problemi interpretativi e applicativi posti, anche ai fini delle sue determinazioni, dalle disposizioni del decreto legislativo 14 marzo 2013, n. 33 e dal decreto legislativo 8 aprile 2013, n. 39.

La Commissione, quindi, rimette al Presidente dell’Autorità la sua Relazione finale nella forma di una lista articolata di proposte motivate di segnalazioni al Governo e al Parlamento di approfondimento di tematiche generali, anche non comprese nell’attuale disciplina, ma soprattutto di puntuale modifica e integrazione della disciplina vigente.

Per ciascuna delle proposte, oltre ad una succinta ricostruzione dei problemi applicativi fin qui riscontrati e ad una breve motivazione delle proposte di modifica, si indica l’eventuale necessità di integrare la delega già conferita al Governo dalla legge n. 190 (in particolare, per le inconferibilità e le incompatibilità, i commi 49 e 50 dell’art. 1). Tale evenienza ricorre per 10 delle 25 proposte avanzate (punti 2,3,4,5,7,8,9,21,23,25).

La Commissione, infine, propone al futuro legislatore l’adozione di una diversa tecnica nella formulazione delle norme. La normativa vigente, al fine di contenere al massimo l’estensione della disciplina, consta di una prima parte contenente le definizioni generali da applicare poi in sede di definizione dei diversi regimi di inconferibilità e incompatibilità, seguita da una seconda parte, articolata in Capi, che seguono, per le inconferibilità, le tre cause principali previste dalla legge n. 190 (condanne penali, provenienza da enti privati regolati o finanziati, provenienza da cariche politiche).

Questa tecnica, accompagnata dalla fretta con la quale le norme sono state scritte, ha prodotto diverse incongruenze (sopra segnalate) e notevoli difficoltà di interpretazione e applicazione delle norme.

Si propone di seguire una tecnica diversa, che consiste:

  1. a)  nellaconfermadellapartededicataalledefinizioni(dacorreggereinpiù punti, come segnalato);

  2. b)  nellaconfermadeldistintocaporelativoalleinconferibilitàpercondanna penale, anche non definitiva;

  3. c)  nell’individuazione, articolata e dettagliata, delle tipologie di incarichi da conferire (o di cui considerare cause di incompatibilità) e di dedicare a ciascun complesso di incarichi, per tipologia di amministrazione, specifiche parti dell’articolato di legge che contenga le distinte cause di inconferibilità e incompatibilità.

Si può, ad esempio, ipotizzare una sezione (o un solo articolo) dedicata agli incarichi conferibili in una determinata tipologia di amministrazione (o ente, pubblico o privato), che provveda a stabilire, per ciascuna tipologia di incarico, se vi sia inconferibilità e quale ne sia la durata e se vi sia incompatibilità (nell’esempio dato nell’allegato 1, almeno 19 articoli, uno per ciascuna delle tipologie di enti individuati).

Le proposte qui avanzate sono comprese in tre ambiti di materia: A) Le inconferibilità; B) Le incompatibilità; C) I poteri di vigilanza, ordine e sanzione dell’ANAC.


Rapporto formato pdf 390 kb

 

Enti di diritto privato regolati o finanziati nel d.lg. n. 39/2013. Chiarimenti sulla finalità della disciplina e sul suo ambito di applicazione. Ipotesi per una sua migliore formulazione

SOMMARIO: 1. L’inconferibilità e l’incompatibilità e gli enti di diritto privato regolati e finanziati. Un inquadramento generale. – 2. Definire gli enti di diritto privato regolati e finanziati. – 3. Esegesi della normativa in vigore e alcune ipotesi per il suo miglioramento. – 3.1. Art. 4 “Inconferibilità di incarichi nelle amministrazioni statali, regionali e locali a soggetti provenienti da enti di diritto privato regolati e finanziati”. – 3.2. Art. 9. Incompatibilità tra incarichi e cariche in enti di diritto privato regolati o finanziati nonché tra gli stessi incarichi e le attività professionali. – 3.3. Art. 1, c. 2, lett. d). Definizioni. – 4. Come correggere le disposizioni in vigore?


Documento formato pdf 350 kb

 

La prevenzione della corruzione nel conferimento degli incarichi in ambito sanitario.


SOMMARIO: Premessa - 1. La disciplina legislativa in tema di inconferibilità e incompatibilità degli incarichi - 1.1 Ambito soggettivo - 1.2 Inconferibilità - 1.3 Incompatibilità - 1.4 Spazi per ulteriori interventi legislativi - 2. Misure amministrative di prevenzione della corruzione nel conferimento degli incarichi - 2.1 Il regolamento sul conferimento degli incarichi - 2.2 Il Piano di prevenzione della corruzione - 2.3 Il codice di comportamento - 2.4 Il piano della trasparenza.

SOMMARIO: Premessa - 1. L’incarico di direttore generale di azienda sanitaria - 1.1 L’evoluzione della disciplina: l’enfasi sulla fiduciarietà - 1.2 La regolazione regionale e la giurisprudenza della Corte costituzionale - 1.3 I limiti del modello - 1.4 L’intervento normativo del 2012 e l’attuazione regionale - 1.5 I limiti del sistema - 1.6 La selettività del processo di individuazione dei soggetti incaricabili - 1.7 La legge delega per la riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche e l’incarico di direzione aziendale - 2. L’incarico di direttore sanitario e amministrativo - 2.1 La disciplina nazionale vigente - 2.2 L’attuazione regionale - 2.3 Limiti del modello previgente e prospettive della nuova disciplina - 3. L’incarico di direzione di struttura complessa

 

Documento formato pdf 640 kb

 

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