Con il "Fondo progettazione Enti locali", previsto dalla legge di bilancio, lo Stato cofinanzia con 90 milioni nel prossimo triennio gli enti locali nella progettazione di fattibilità tecnica ed economica relativa a opere pubbliche, tra cui adeguamenti antisismici ed edilizia scolastica.

Con il Fondo progettazione Insediamenti Prioritari, previsto dal Nuovo Codice dei Contratti, sono previsti 110 milioni, sempre nel triennio, destinati a diversi tipi di interventi proritari, dai Piani urbani della mobilità sostenibile alle opere nei porti.

I commi 1079-1084 della istituiscono, presso il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il Fondo progettazione degli enti locali che, con una dotazione finanziaria di 30 milioni di euro annui per il periodo 2018-2030, è destinato al cofinanziamento di opere volte alla messa in sicurezza di edifici e strutture pubbliche. Il comma stabilisce inoltre una riduzione di 5 milioni di euro, per ciascuno degli anni 2018 e 2019, nell'autorizzazione di spesa relativa Fondo per il finanziamento degli investimenti e dello sviluppo infrastrutturale del Paese, di cui alla Legge 232/2016, relativamente alla quota affluita al Ministero delle infrastrutture e dei trasporti mediante DPCM del 21 luglio 2017 recante riparto del suddetto Fondo. La norma reca poi disposizioni in materia di: criteri e modalità di accesso ai finanziamenti, da stabilirsi mediante Decreto del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti; possibilità di stipula di una convenzione tra il suddetto ministero e la Cassa depositi e prestiti per le attività di assistenza nell'utilizzo delle risorse del Fondo; procedure da attivare a seguito dall'ammissione al finanziamento; monitoraggio delle attività e degli adempimenti previsti.

Il fondo progettazione enti locali assegna 5 milioni alle Città metropolitane, 12,5 milioni alle Province e 12,5 milioni ai Comuni, all'anno per i prossimo tre anni (2018, 2019, 2020). La finalità è la messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche di proprietà dell'ente, dando priorità agli edifici scolastici. Il cofinanziamento statale può raggiungere quota 80 per cento.

Nei criteri di assegnazione, sarà data priorità ai progetti di adeguamento alla normativa antisismica delle scuole. Questo Fondo  ha l’obiettivo di cofinanziare con risorse statali la redazione dei progetti di fattibilità tecnica ed economica e la redazione dei progetti definitivi relativi alla messa in sicurezza degli edifici e delle strutture pubbliche, con priorità agli edifici e alle strutture scolastiche. Sono ammessi anche progetti di demolizione e ricostruzione, pur mantenendo la stessa destinazione d’uso, così come i progetti finalizzati all’adeguamento degli edifici alla normativa sismica, o anche la messa in sicurezza edile ed impiantistica.

 

Il fondo di progettazione per gli insediamenti prioritari è rivolto a Autorità portuali (30 milioni nei tre anni), Città metropolitane (25 milioni), Comuni capoluogo di Città metropolitane (30 milioni), 36 Comuni capoluogo di Regione (che non siano Città metropolitana) o di Provincia autonoma o con popolazione superiore ai 100 mila abitanti (25 milioni). Città metropolitane e Comuni dovranno prioritariamente impiegare le risorse per la predisposizione del Piano strategico e del piano mobilità sostenibile. E, nel caso abbiano già varato questi strumenti di programmazione, per progettare le opere in essi previste.
Le risorse assegnate alle 14 città metropolitane e capoluogo di regione sono le seguenti: Bari, 4,255 milioni; Bologna, 4,103 milioni; Cagliari, 3,055 milioni; Catania, 4,172 milioni; Firenze, 4,034 milioni; Genova, 4,066 milioni; Messina, 3,685 milioni; Milano, 4,770 milioni; Napoli, 6,223 milioni; Palermo, 4,754 milioni; Reggio Calabria, 3,597 milioni; Roma, 10,917 milioni; Torino, 5,997 milioni; Venezia, 4,077 milioni.

 

Questi interventi vanno ad affiancare il Fondo Rotativo per la Progettualità istituito dalla Legge 28 dicembre 1995 n. 549 e regolato dalla Circolare CDP n. 1250 del 25 febbraio 2003  che finanzia gli Enti anticipando le spese relative alle attività di progettazione.

Il Fondo può inoltre anticipare le spese relative alla redazione di:
  • studi di fattibilità
  • studi per l’individuazione del quadro dei bisogni e delle esigenze (studi di pre-fattibilità)
  • documenti componenti i progetti preliminari, definitivi ed esecutivi (fase di progettazione)
  • documenti preparatori dei concorsi di idee o di progettazione (fase di progettazione)
La natura “rotativa” del Fondo prevede che le sue disponibilità vengono ricostituite attraverso i rimborsi da parte degli utilizzatori. Il costo delle opere previsto per l'accesso al Fondo deve rispettare i seguenti limiti:
  • importo non inferiore a euro 250.000 per i comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti;
  • importo non inferiore a 1 milione di euro per tutti gli altri comuni
Il totale delle somme anticipate per le spese relative allo stesso investimento non può superare il 10% del costo dell’ investimento medesimo. L’anticipazione è erogata da CDP di norma entro dodici mesi dalla concessione sulla base delle spese effettivamente sostenute. L’Ente è tenuto, entro tre anni dalla data della prima erogazione, alla restituzione della somma anticipata, anche mediante la stipula di un contratto di prestito quinquennale con le medesime caratteristiche e alle stesse condizioni del Prestito Ordinario a tasso fisso di pari durata.

 

 

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