Enti locali, dal CNDCEC uno schema di parere sulla proposta di bilancio 2016-2018
Il Consiglio nazionale dei commercialisti, in collaborazione con Ancrel, ha reso disponibile uno schema di parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio 2016-2018.
Il Consiglio nazionale dei commercialisti, in collaborazione con Ancrel, ha pubblicato uno schema di parere dell'organo di revisione sulla proposta di bilancio 2016-2018. Il documento, precisa in una nota il CNDCEC, è predisposto nel rispetto della parte II dell'"Ordinamento finanziario e contabile del D.Lgs. 267/2000 (TUEL), nonché dei principi generali di contabilità pubblica e del principio applicato 4/2.
“A decorrere dal 2016 gli enti territoriali, i loro organismi strumentali e i loro enti strumentali in contabilità finanziaria approvano il bilancio di previsione almeno triennale, secondo lo schema di cui all’allegato n. 9 al D.Lgs. n. 118/2011. Dal 2016 è soppressa la distinzione tra il bilancio annuale e il bilancio pluriennale e viene meno l’obbligo di predisporre bilanci e rendiconto secondo un doppio schema (conoscitivo e autorizzatorio). Resta fermo l’obbligo di predisporre il rendiconto della gestione secondo lo schema adottato nel 2014, affiancato dallo schema per missioni e programmi (con funzione conoscitiva). L’elaborazione del bilancio di previsione 2016-2018 per missioni e programmi con funzione autorizzatoria è favorita dalla riclassificazione dei capitoli e degli articoli del bilancio gestionale (regioni e enti regionali) e del PEG (enti locali) per missioni e programmi, effettuata l’anno precedente per consentire l’elaborazione del bilancio di previsione 2015-2017 con funzione conoscitiva. Si ricorda che i capitoli/articoli, oltre che per missioni e programmi, devono essere riclassificati anche ai fini del piano dei conti finanziario (almeno al quarto livello), dal quale deriva anche la classificazione per categorie di entrata e per macroaggregati di spesa (secondo livello del piano dei conti finanziario), necessaria per l’elaborazione del rendiconto della gestione. Le riclassificazioni sono effettuate nel rispetto dell’articolo 7 del D.Lgs. n. 118/2011, che vieta l’adozione del criterio della prevalenza, salvi i casi in cui è espressamente consentito. Ove necessario, gli enti sono tenuti al cd. “spacchettamento” dei capitoli del bilancio gestionale o del PEG, al fine di garantire, in fase di gestione e di rendicontazione, una correlazione con rapporto di tipo 1:1 tra le voci del bilancio gestionale/PEG e le voci del piano dei conti finanziario di quarto livello. L’obbligo di ripartire la spesa per missioni e programmi senza applicare il criterio della prevalenza riguarda anche la spesa di personale”.
Lo schema di parere che viene presentato è predisposto nel rispetto della parte II “Ordinamento finanziario e contabile del d.lgs.18/8/2000 n.267 (Tuel), dei principi contabili generali e del principio contabile applicato 4/2, allegati al d.lgs. 118/2011.
Per il riferimento all’anno precedente è stato indicato il rendiconto per l’anno 2015 e nel caso di formulazione prima della deliberazione del rendiconto, il riferimento deve essere sostituito con le previsioni definitive 2015.
Lo schema tiene conto delle norme emanate fino al 31/12/2015 è verrà aggiornato nel caso di sostanziali modifiche della normativa relativa al bilancio di previsione.
CNDCEC-Ancrel, schema parere di bilancio di previsione2016-2018
Sommario
PREMESSA E VERIFICHE PRELIMINARI
ACCERTAMENTI PRELIMINARI
VERIFICHE DEGLI EQUILIBRI
GESTIONE DELL’ESERCIZIO 2015
BILANCIO DI PREVISIONE 2016-2018
Riepilogo generale entrate e spese per titoli
Previsioni di cassa
Verifica equilibrio corrente, in conto capitale e finale anno 2016-2018
Entrate e spese di carattere non ripetitivo
Finanziamento della spesa del titolo II
La nota integrativa
VERIFICA COERENZA DELLE PREVISIONI
interna
Verificadellacoerenzaesterna
VERIFICA ATTENDIBILITA’ E CONGRUITA’ DELLE PREVISIONI ANNO 2016-2018
A) ENTRATE CORRENTI
B) SPESE PER TITOLI E MACROAGGREGATI
Spese di personale
Spese per incarichi di collaborazione autonoma (art.46 D.L. 25 giugno 2008, n. 112 – conv. nella Legge 133/2008)
Spese per acquisto beni e servizi
Fondo crediti di dubbia esigibilità
Fondo di riserva di competenza
Fondi per spese potenziali
Fondo di riserva di cassa
ORGANISMI PARTECIPATI
SPESE IN CONTO CAPITALE
INDEBITAMENTO
OSSERVAZIONI E SUGGERIMENTI
CONCLUSIONI