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Problemi e casi pratici

4. Sospensione, interruzione ed estinzione del processo

4.1 D. Qualora venga presentata querela di falso, fino a quando la commissione tributaria deve sospendere il giudizio?

R. L'art. 39 del D.Lgs. 546/92 prevede che "il processo è sospeso quando è presentata querela di falso o deve essere decisa in via pregiudiziale una questione sullo stato o la capacità delle persone, salvo che si tratti della capacità di stare in giudizio". Il giudizio è sospeso fino a quando non è passata in giudicato la decisione in ordine alla querela di falso presentata (o non si è altrimenti definito il giudizio), posto che si tratta di accertamento pregiudiziale che viene riservato ad altra giurisdizione e di cui il giudice tributario non può conoscere neppure incidenter tantum (Cass. sez. trib. 9389 del 20 aprile 2007).

4.2 D. Quale rapporto esiste tra due distinti processi: quello relativo alla contestazione della rendita catastale attribuita dall'Agenzia del Territorio e quello relativo all'impugnativa dell'avviso di liquidazione dell'Ici da parte del comune?

R. Tra la controversia che oppone il contribuente all'Agenzia del Territorio in ordine alla impugnazione della rendita catastale attribuita ad un immobile, e la controversia che oppone lo stesso contribuente al Comune avente ad oggetto l'impugnazione della liquidazione dell'ICI gravante sull'immobile cui sia stata attribuita la rendita contestata, sussiste un rapporto di pregiudizialità che impone la sospensione del secondo giudizio, ai sensi dell'art. 295 c.p.c., fino alla definizione del primo con autorità di giudicato, in quanto la decisione sulla determinazione della rendita si riflette necessariamente, condizionandola, sulla decisione relativa alla liquidazione dell'imposta (Cass. sez. trib. 11 dicembre 2006 n. 26380).

4.3 D. Nel giudizio di legittimità, innanzi la Corte di Cassazione, la morte del contribuente rappresenta una causa di interruzione del processo?

R. Il decesso del controricorrente, comunicato in udienza dal suo difensore, non può determinare l’interruzione del presente giudizio di legittimità, atteso che nel giudizio di Cassazione, che è dominato dall’impulso d’ufficio, non trova applicazione l’istituto della interruzione del processo per uno degli eventi previsti dall’art. 299 c.p.c. e ss. onde, una volta instauratosi il giudizio, il decesso di uno dei ricorrenti, comunicato dal suo difensore, non produce l’interruzione del giudizio (Cass. sez. trib. 27 maggio 2009 n. 12408).

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