Il saldo netto da finanziare o impiegare, rappresenta il risultato differenziale tra tutte le entrate e le spese finali al netto delle operazioni finanziarie (accensione e rimborso di prestiti, concessione e riscossione di crediti). Introdotto per il bilancio statale dall’art.6 della L. 468/1978, evidenzia il saldo positivo (accrescimento) o negativo (indebitamento) con cui si concludono le operazioni di bilancio di natura economica. Se di segno negativo (quando le spese superano le entrate) e` denominato saldo netto da finanziare (o disavanzo); se di segno positivo (le entrate superano le spese) e` denominato risparmio pubblico.
Il saldo netto di bilancio e l’indebitamento netto differiscono profondamente in quanto sono riferiti a diversi soggetti istituzionali: il primo al settore istituzionale dello Stato (essenzialmente i Ministeri), il secondo (aggregato cui e` necessario far riferimento per la verifica del rispetto dei criteri di convergenza fissati dal trattato di Maastricht) a quello delle Amministrazioni pubbliche. Inoltre, non coincidono le transazioni comprese nei due aggregati e le modalita` di contabilizzazione (competenza economica per l’indebitamento netto, contabilita` pubblica per il saldo netto di bilancio).